Nepenthes alata

Nepenthes alata

Singolarissima pianta "carnivora" o "insettivora" appartenente al genere delle 'epifite' (cioè con apparato radicale ridottissimo, che vive sostenendosi a piante piu' grandi senza danneggiarle), perenne e sempreverde; viene coltivata in cesti appesi per facilitare una vegetazione più naturale possibile. E' una delle piante insettivore piu' famose e diffuse, produce foglie coriacee e  lanceolate color verde scuro lunghe 10-30 cm; dal prolungamento della nervatura principale della foglia si forma un viticcio che termina nel famoso involucro pendulo  a forma di vescicola allungata e rigonfia, detto 'ascidio', lungo circa 10/15 cm. di colore verde, marcatamente screziato in ruggine-viola. La bocca di ingresso di questa vera e propria trappola per insetti è robusta e secerne un nettare che attira gli insetti al suo interno. Il coperchio posto alla sommità apicale entra in funzione quando le piogge sono troppo violente: chiudendosi devia gli eccessi. La pianta produce piccoli fiorellini privi di petali, riuniti in infiorescenze, che non rivestono alcun interesse ornamentale.

SUBSTRATO: essendo pianta epifita occorre un substrato artificiale costituito un miscuglio di torba, corteccia,  perlite o leca. 

ESPOSIZIONE: In ombra o in mezza ombra, teme il sole. 

TEMPERATURA: Nepenthes puo' vivere solo in ambienti protetti quali serre o appartamento; la sua delicatezza è dovuta al fatto che, per poter vivere a lungo, richiede un alto tasso di umidità costante e una temperatura tra i 18 e i 27°C in media per poter vivere al meglio. 

POTATURA: Quando la pianta è adulta, diventa essenziale intervenire sui fusti principali, accorciandoli, per favorire lo sviluppo di getti capaci di produrre nuovi ascidi. 

CONCIMAZIONE: nel periodo estivo si consiglia un fertilizzante liquido ricco in azoto ogni 15 giorni.

IRRIGAZIONE: Si cerca di mantenere umido il terriccio senza inzupparlo troppo; la frequenza delle innaffiature dipende dalle temperature interne, di solito si consiglia di 1/2 volte a settimana. Attendere  che il substrato si asciughi tra un' innaffiatura e l'altra.